Nuova Riveduta:

Giobbe 2:7

Satana si ritirò dalla presenza del SIGNORE e colpì Giobbe di un'ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo; Giobbe prese un coccio con cui grattarsi, e si sedette in mezzo alla cenere.

C.E.I.:

Giobbe 2:7

Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo.

Nuova Diodati:

Giobbe 2:7

Così Satana si ritirò dalla presenza dell'Eterno e colpì Giobbe di un'ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo.

Riveduta 2020:

Giobbe 2:7

Satana si ritirò dalla presenza dell'Eterno e colpì Giobbe con un'ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo; Giobbe prese un coccio per grattarsi, e stava seduto nella cenere.

La Parola è Vita:

Giobbe 2:7

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 2:7

E Satana si ritirò dalla presenza dell'Eterno e colpì Giobbe d'un'ulcera maligna dalla pianta de' piedi al sommo del capo; e Giobbe prese un còccio per grattarsi, e stava seduto nella cenere.

Ricciotti:

Giobbe 2:7

Satana allora, ritiratosi dalla presenza del Signore, colpì Giobbe di un'ulcere maligna dalla pianta dei piedi fino al vertice di lui».

Tintori:

Giobbe 2:7

Or Satana, partitosi dal cospetto del Signore, colpì Giobbe con piaga maligna dalla pianta dei piedi fino al vertice del capo.

Martini:

Giobbe 2:7

E partitosi Satan dalla presenza del Signore, percosse Giobbe con ulcera orribile dalla pianta del piede sino alla punta del capo:

Diodati:

Giobbe 2:7

E Satana, partitosi dal cospetto del Signore, percosse Giobbe d'un'ulcera maligna, dalla pianta del piè infino alla sommità del capo.

Commentario abbreviato:

Giobbe 2:7

Versetti 7-10

Il diavolo tenta i suoi figli, li attira al peccato e poi li tormenta, quando li ha portati alla rovina; ma questo figlio di Dio è stato tormentato con l'afflizione e poi tentato di fare un cattivo uso della sua afflizione. Provocò Giobbe a maledire Dio. La malattia era molto grave. Se in qualsiasi momento siamo provati da dolorose e gravi afflizioni, non pensiamo di essere trattati diversamente da come Dio a volte tratta i migliori dei suoi santi e servitori. Giobbe si umiliò sotto la potente mano di Dio e si rese conto della sua condizione. Sua moglie gli fu risparmiata, per essere per lui una fonte di disturbo e di tentazione. Satana cerca ancora di allontanare gli uomini da Dio, come ha fatto con i nostri primi genitori, suggerendo loro pensieri duri su di Lui, che nulla è più falso. Ma Giobbe resistette e vinse la tentazione. Possiamo noi, creature colpevoli, inquinate e senza valore, ricevere tante benedizioni immeritate da un Dio giusto e santo, e rifiutare di accettare la punizione dei nostri peccati, quando soffriamo molto meno di quanto meritiamo? Che la mormorazione, così come il vanto, siano per sempre eliminati. Finora Giobbe ha resistito alla prova ed è apparso più brillante nella fornace dell'afflizione. Nel suo cuore potevano sorgere dei focolai di corruzione, ma la grazia ha avuto il sopravvento.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 2:7

1Re 22:22
Giob 30:17-19,30; Eso 9:9-11; De 28:27,35; Ap 16:11
Is 1:6; 3:17

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